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Beata Margherita da Verona Terziaria servita

28 marzo

† Verona, 11 aprile 1586

Terziaria dell'Ordine dei Servi di Maria vissuta nel XVI secolo, fin dalla tenera età manifestò una singolare devozione alla Vergine Maria, elevandole altarini e cantando l'Ave Maria a modo suo. All'età di sette anni, emulando il voto di verginità della Madonna, compì un atto che poi ratificò in età adulta. La sua vita si contraddistinse per la penitenza, la preghiera e la generosità verso i poveri, digiunando con gioia e cibandosi principalmente di erbe e radici, donando il cibo assegnatole dalla comunità alle persone bisognose. Nei giorni di comunione, si asteneva completamente dal cibo, nutrendosi solo dell'Eucarestia. Dopo un lungo periodo di sofferenza causata da una febbre etica, conservando sempre la sua serenità, morì a Verona l'11 aprile 1586 tra le braccia delle sue consorelle.



La beata Margherita o Margarita da Verona era una terziaria che indossò l’abito delle servite e visse nel XVI secolo.
Fin da piccolina diede chiari indizi circa la sua futura santità, tanto che la tradizione tramanda che già all’età di cinque anni, era “singolarmente” devota alla santissima Vergine e a Lei innalzava altarini cantandole a suo modo l’Ave Maria.
“All’età di sette anni avendo sentito che la Vergine aveva fatto voto di Verginità a Dio, senza saper bene che cosa facesse lo fece anche lei, atto che poi ratificò in età adulta”.
La beata Margherita da Verona visse, in penitenza e preghiera e nella più totale generosità verso i poveri.
Inoltre “digiunava con sua soddisfazione e se ne rallegrava; prese la licenza di cibarsi quasi tutti i giorni solo di erbe e di radici, con un po’ di pane, e di dar per limosina ai poverelli quel vitto, che le assegnava la comunità delle Terziarie”.
Inoltre nei giorni in cui si poteva accostare alla Santissima Comunione, stava interamente senz’alcun cibo, ristorata solamente col pane degli Angeli.
Nel recente testo “Verona agiografica” di mons. Dario Cervato è riportato che “dopo un lungo e penoso periodo di febbre “etica”, cioè febbre continua, caratteristica della tisi polmonare, durante la quale conservò sempre la sua solita serenità, morì (tra le braccia delle sue sorelle) a Verona il giorno 11 aprile 1586.
La beata Margherita è ricordata anche nel testo di Antonio Pighi e tra le “Fonti storico-spirituali dei Servi di Santa Maria, dal 1496 al 1623” curate da Franco A. dal Pino.
Nel testo “Diario Sagro dell’ordine de’ Servi di Maria Vergine” scritto da fr. Placido Maria Bonfrizieri, stampato nel 1723 Venezia, si riporta l’esistenza della festa per ricordare la beata Margherita da Verona, nel giorno 28 marzo.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2020-05-20

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