Palazzo Branconi: parte il restauro  degli affreschi storici 

Presentato ieri l’intervento per recuperare le opere salvate Protagonista dell’operazione l’Accademia di belle arti 

L’AQUILA. Gli affreschi sono tutti lì, raccolti in duecentosettanta cassette di legno, numerate una ad una e chiuse in due stanze di Palazzo Farinosi Branconi. A prima vista appare come una missione impossibile rimettere al loro posto le migliaia di frammenti degli affreschi che adornavano le sale interne del palazzo che affaccia su piazza San Silvestro.
Oggi, degli affreschi che un tempo adornavano le grandi sale che ospitarono anche l'ufficio del presidente della giunta regionale abruzzese, non vi sono più tracce. L’unico affresco che si è salvato dal sisma è quello del bagno. Gli affreschi che non sono stati strappati via dal terremoto erano stati staccati con mille cautele e salvati. Sono rimaste al loro posto solo le figure dipinte sulle travi dei solai, quelle facce che spaventavano chi transitava su via delle Streghe. Palazzo Farinosi Branconi è uno dei più importanti edifici storici della città dell’Aquila, e all'impresa di rimettere tutto a posto parteciperanno anche gli studenti dell’Accademia di belle arti dell’Aquila. Questo avverrà grazie ad una convenzione siglata tra l’Accademia di belle arti e l’impresa Fratelli Ettore e Carlo Barattelli srl.
La scuola di restauro dell’Abaq parteciperà al cantiere di restauro degli apparati decorativi di Palazzo Farinosi Branconi attivando tirocini di formazione e orientamento mentre un giovane laureando, che sta preparando la sua tesi sul palazzo, potrà essere assunto grazie a una borsa lavoro della Fondazione Carispaq. I lavori al palazzo e l’accordo con l’accademia sono stati presentati ieri.
Per il presidente dell’Accademia di belle arti, Rinaldo Tordera, si tratta di «un accordo importante perché arricchisce l’offerta formativa della nostra accademia che, tra i vari accordi di collaborazione, ha anche quello con il Comune di Amatrice per il restauro delle opere d’arte danneggiate dal sisma del 2016». Il cantiere è affidato a un’associazione temporanea di imprese di cui fanno parte la Cmb di Carpi, che sta intervenendo sul recupero della parte architettonica, e la Fratelli Ettore e Carlo Barattelli dell’Aquila, che sta restaurando gli imponenti apparati decorativi sei-settecenteschi dell’edificio e in particolare il ciclo di affreschi della sala di San Clemente.
Quello presentato ieri è un intervento di restauro innovativo mai realizzato prima d’ora su superfici di grandi dimensioni come quelle delle sale affrescate di Palazzo Farinosi Branconi, così come innovative saranno le tecniche utilizzate per il miglioramento sismico del palazzo. Per questo, alla presentazione di ieri, non hanno voluto mancare i rappresentanti di tutti gli enti interessati, dalla proprietà del palazzo, rappresentata dal direttore territoriale Centro Est di Bper Banca, Giuseppe Marco Litta, al vicepresidente della Fondazione Carispaq, Roberto Marotta insieme al segretario generale David Iagnemma. Con loro la soprintendente ai Beni archeologici per L’Aquila e Teramo Cristina Collettini, l’assessore al turismo del Comune dell’Aquila Fabrizia Aquilio, il responsabile dell’Ufficio per la ricostruzione dell’Aquila Salvo Provenzano, Ettore Barattelli per l’impresa Fratelli Barattelli srl e Alberto Benassi per l’impresa Cmb. (r.p.)