Premio Estense

Le Giurie

Il Premio Estense si avvale, fin dal 1965, di un meccanismo di votazione legato ad una formula tutt’ora valida ed efficace: i volumi presentati al concorso vengono selezionati, entro il mese di maggio, da una Giuria Tecnica formata da giornalisti di chiara fama, che ha il compito di sceglierne quattro da sottoporre al giudizio finale di una Giuria di lettori, scelti tra le varie categorie sociali e tra gli studenti (due) vincitori del “Premio Estense Scuola”, che si rinnova completamente nell’arco di tre anni.
Le due giurie si riuniscono congiuntamente, nel mese di settembre, per la nomina del vincitore, scelta che avviene solitamente con vivaci pubblici dibattiti (presenti i rappresentanti della stampa) e con votazioni che si susseguono a scheda segreta.
La manifestazione conclusiva si esaurisce in una sola giornata: al mattino la riunione delle giurie  per l’assegnazione dell’Aquila Estense, nel pomeriggio la cerimonia di premiazione che si svolge, solitamente, al Teatro Comunale di Ferrara, alla presenza di autorità e personalità del mondo imprenditoriale e politico nazionale e dei cittadini ferraresi invitati.

I componenti della Giuria Tecnica

ALBERTO FAUSTINI – Presidente di Giuria

bio

59 anni, sposato, due figlie, è direttore del quotidiano Alto Adige dal giugno del 2011 e direttore editoriale dell’Adige (giornale che ha diretto per tre anni e mezzo, fino al settembre del 2022 e di cui è stato a soli 28 anni giovanissimo caporedattore centrale sotto la direzione di Paolo Pagliaro, nei primi anni Novanta).

Laureato in sociologia a Urbino con il massimo dei voti, è giornalista professionista da quando aveva 24 anni, nel 1989. In passato – chiamato da Carlo Caracciolo e da Carlo de Benedetti – ha diretto il Trentino, la Nuova Ferrara, il Corriere delle Alpi.

A 30 anni è stato chiamato a dirigere l’ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento (con Carlo Andreotti prima e con Lorenzo Dellai poi, negli anni in cui sono nati fra l’altro l’Euregio, il Festival dell’Economia, il premio De Gasperi). Chiamato da Domenico Arcuri, allora ad della grande azienda di Stato, è stato anche direttore della comunicazione di Sviluppo Italia (di cui ha gestito fra l’altro la trasformazione in Invitalia) a Roma. Sotto la direzione di Giorgio Lago – uno dei suoi maestri con Pagliaro – ha anche lavorato al Gazzettino di Venezia (nelle redazioni di Trento e di Belluno).

E’ stato anche caposervizio del Mattino dell’Alto Adige, alla fine degli anni Ottanta, e ha lavorato in radio e tv private. Voce storica di Prima pagina, la popolare rassegna stampa di Rairadiotre, è commentatore abituale di Rai Storia ed è spesso ospite di Rainews, di Ore14, su Raidue, e di altre note trasmissioni di approfondimento. Ha inoltre insegnato teoria e tecnica della comunicazione all’Università e condotto oltre mille dibattiti con i principali protagonisti della vita politica e culturale italiana.

Nominato cavaliere dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’impegno nel settore dell’informazione ai tempi del Covid, è presidente della giuria tecnica – di cui fa parte dal 2009 – del prestigioso premio Estense, che proprio quest’anno celebra i suoi primi 60 anni.

AGNESE PINI

bio

Dirige da agosto del 2019 La Nazione, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano.

Laureata in lettere con il massimo dei voti, ha iniziato a lavorare come giornalista nella redazione di Carrara de La Nazione, per poi passare al quotidiano Il Giorno di Milano dove per sei anni si è occupata di cronaca nera e giudiziaria.

Tra il 2009 ed il 2010, ha studiato alla scuola di giornalismo IFG Walter Tobagi di Milano.

Ha collaborato con Gruppo Editoriale L’Espresso, Mondadori e con l’ANSA.

Il 23 novembre 2019 ha vinto il premio giornalistico Guidarello.

Nel 2021 è stata insignita del premio giornalistico Matilde Serao, del Premio Ischia per la Carta Stampata, ed è stata nominata Florence Ambassador nel corso della quinta edizione del  Florence Ambassador Award.

Il 27 luglio 2021 la rivista Forbes Italia la inserisce fra le 100 donne italiane di successo dell’anno.

A dicembre è stata nominata “Comunicatrice toscana 2021”.

PAOLO GARIMBERTI

bio

Laureato in giurisprudenza, ha cominciato l’attività giornalistica a vent’anni, al Corriere Mercantile di Genova, per passare poi nel 1969 a La Stampa, dove è stato corrispondente da Mosca dal 1970 al 1976 e caporedattore della redazione di Roma dal 1979 al 1986.

Dal 1986 al 1993 a la Repubblica è stato editorialista e caporedattore di politica nazionale prima e internazionale poi. Nel 1987 è stato anchorman della trasmissione settimanale Monitor di Canale 5. Nominato nel 1992 professore a contratto di Diritto costituzionale comparato all’Università di Genova, il novembre successivo è stato nominato direttore responsabile del TG2, incarico che ha mantenuto fino al 1994.

Tornato a la Repubblica lo stesso anno, è stato direttore del settimanale del Gruppo Editoriale L’Espresso il Venerdì di Repubblica dal 1996 al 2000 e vicedirettore del quotidiano dal 2000 al 2004, periodo in cui ha anche diretto la testata online CNN Italia. Successivamente ha continuato a scrivere per Repubblica e il Venerdì e ha condotto il talk show di Repubblica Radio TV.

Dal 2009 al 2012 è stato presidente della RAI.

Attualmente è editorialista del quotidiano la Repubblica e presidente dell’Editorial Board di Euronews, emittente televisiva europea multilingue con sede a Lione .

VENANZIO POSTIGLIONE

bio

Vice direttore del Corriere della Sera e fondatore e direttore della Scuola di Giornalismo Statale / Ifg “Walter Tobagi”.

Una vita al Corriere, da stagista ai vertici. Nel 1987 vince il concorso di via Solferino per giovanissimi aspiranti giornalisti: più di 2.300 candidati da tutta Italia, appena 20 prescelti. Il 10 marzo 1989 è assunto dal Corriere. Nel 1990 diventa giornalista professionista con la menzione speciale dell’Ordine nazionale. In più di trent’anni di attività, scrive articoli di politica, cultura, società, costume, inviato in Italia e all’estero. Con centinaia di interviste, inchieste, approfondimenti, esclusive, editoriali in prima pagina. Nel 2009 è nominato primo caporedattore centrale. Dal dicembre 2014 è vice direttore. Dal 2006 è il direttore giornalista della Scuola “Walter Tobagi”, che nasce con l’Università Statale di Milano e raccoglie l’eredità dell’Ifg.

Appassionato del mondo antico, laureato in Giurisprudenza. Nel 1985 viene scelto dall’Università Bocconi come uno dei “100 giovani più bravi d’Italia”. Nel giugno del 2000 è premiato dalla Città di Milano e da una giuria di 19 personalità come “miglior giovane giornalista”. Tra i tanti riconoscimenti, nel 2014 il premio Cicerone “per gli alti meriti nella cultura e nell’informazione” e nel 2019 il premio Montale “per l’impegno a favore dei giovani”.

JAS GAWRONSKI

bio

Si laurea in Giurisprudenza all’Università di Roma nel 1958 e inizia subito a lavorare come corrispondente in Europa dell’Est per il quotidiano “Il Giorno” e per “La Gazzetta dello Sport”.

Dal 1962 al ’66 collabora con Enzo Biagi e Sergio Zavoli alla realizzazione di programmi giornalistici per la RAI dal Vietnam, Taiwan, India, Stati Uniti ed Europa dell’Est.
Diventa poi corrispondente della RAI  da New York (1966-1977) dove sostituisce Ruggero Orlando, da Parigi (1977-1979) e da Mosca e Varsavia (1979-1981).

Dal 1985 cura programmi di carattere politico e scientifico sulle Reti Fininvest, tra cui la trasmissione Big Bang. Nel frattempo inizia a collaborare con il quotidiano “La Stampa”, di cui è nominato, in seguito, membro del Consiglio di Amministrazione.

Ha pubblicato articoli su quotidiani e settimanali italiani e stranieri di rilievo, tra cui il “New York Times” e l’ “International Herald Tribune”.
Ha pubblicato vari libri tra cui: “Primi Piani” (Bompiani, 1989), una raccolta di interviste con alcuni leaders mondiali, “Il Mondo di Giovanni Paolo II” (Mondadori, 1994), che contiene la prima intervista concessa da Karol Wojtyla, “Vinti e Vincitori” (Baldini e Castoldi 1999) e “A cena dal Papa e altre storie” (Aragno, 2015).

Ha vinto il Premio Campione per un reportage su Kabul, il Microfono d’Argento per la sua attività televisiva e nel 2015 il Premio Estense di giornalismo, il Premio Capalbio e il premio Biagio Agnes alla carriera.

LUCIANO TANCREDI

bio

Giornalista, direttore de “Il Tirreno” da novembre 2021.

Nato all’Aquila nel 1965, da marzo a luglio 2023, è direttore anche de La Nuova Ferrara, La Gazzetta di Reggio e La Gazzetta di Modena.

Ha iniziato la carriera giornalistica nel 1986 al Messaggero, quotidiano nel quale ha ricoperto diversi ruoli, da inviato a caporedattore del servizio Interni, e dal quale è uscito nel 2013 per dedicarsi alla carriera nella tv, nella comunicazione e nelle relazioni esterne e istituzionali.

Consigliere esperto al dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio, direttore delle relazioni esterne e istituzionali del Gruppo Ads, del Gruppo Condotte, di Inso Spa, come ultimo incarico prima di tornare al giornalismo, fino all’ottobre 2021 è stato responsabile delle relazioni istituzionali con gli enti territoriali di Fincantieri spa.

In tv è stato autore di varie trasmissioni, dall’Arena e Vita in diretta su Raiuno a Chi l’ha visto? su Raitre.

Docente di teoria e tecnica del linguaggio giornalistico e comunicazione presso l’Università degli Studi dell’Aquila e presso la Iusm-UniRoma4 di Roma, oltre che per il master di giornalismo Eidos e presso la scuola Sioi.

LUIGI CONTU

bio

Luigi Contu ha assunto la direzione dell’ANSA da giugno 2009.

58 anni, romano, di origini sarde, ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 al giornale economico Ore 12 per poi collaborare per due anni alla redazione economica dell’ANSA, dove verrà assunto nel 1987.

Dopo tre anni, passa alla redazione politico-parlamentare continuando ad occuparsi di economia e finanza, seguendo da vicino il lavoro delle commissioni parlamentari e l’attività del governo sul fronte dei conti pubblici.

Nel ‘97, Giulio Anselmi gli affida la guida della redazione politica e sotto la direzione di Pierluigi Magnaschi, Luigi Contu viene nominato vicedirettore dell’Agenzia con il compito di coordinare l’informazione politica ed i rapporti con il mondo istituzionale.

In quegli anni viene eletto prima segretario e poi vicepresidente della Associazione Stampa Parlamentare.

Dal 2004 al 2009, Ezio Mauro, direttore del quotidiano La Repubblica, lo chiama per affidargli la guida  della redazione interni.

Nel 2010 riceve il Premio Saint Vincent di giornalismo.

ALESSANDRA SARDONI

bio

Laureata in Filosofia del linguaggio sotto la direzione del linguista Tullio De Mauro, ha cominciato la carriera giornalistica lavorando per l’edizione di Napoli de la Repubblica e per Mediaset. Nel 1991 ha iniziato a lavorare per il telegiornale di Videomusic, VM Giornale. Dal 1994 è cronista parlamentare e si occupa di politica, prima per Videomusic, poi per TMC/LA7, del cui telegiornale è una degli inviati di punta. Nel 2002 è diventata inviata. Ha condotto Otto e mezzo, assieme a Pietrangelo Buttafuoco nell’estate 2007 e con Lanfranco Pace nel 2008.

Sempre su LA7, la mattina conduce il programma di informazione Omnibus, alternandosi con Andrea Pancani, e nell’estate 2014 ha condotto In onda, in coppia con Salvo Sottile. Collabora con il quotidiano Il Foglio. Nel biennio 2013-2014 è diventata la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente dell’associazione stampa parlamentare. Nel giugno 2015 le è stato assegnato il Premiolino, il più antico e prestigioso premio giornalistico italiano.

CRISTIANO MEONI

bio

Giornalista, direttore de “La Nuova Ferrara”, “Gazzetta di Reggio” e “Gazzetta di Modena” dal luglio 2023, in precedenza è stato vicedirettore e poi vicedirettore vicario de “Il Tirreno” con delega allo sviluppo dei progetti editoriali, primo fra i quali “Scuola2030”, il più grande progetto di Pcto nel campo dell’editoria che coinvolge ogni anno seimila studenti delle scuole superiori in Emilia Romagna, Toscana e Sardegna.

Nativo di Prato, 55 anni, ha iniziato a scrivere all’età di 20 anni. Dopo le collaborazioni con Paese Sera, L’Unità e la Repubblica, è stato redattore al Tirreno dove ha svolto tutto il suo cursus honorem occupandosi di economia e di politica, fino a diventare caposervizio delle pagine toscane, vicecaporedattore e caporedattore centrale.

Ha all’attivo progetti editoriali nel campo dell’orientamento al lavoro, della sostenibilità ambientale e dell’istruzione.